No, anche se il paese in cui è attualmente più diffuso è proprio la Cina, seguita da Giappone e Corea.
Questa la sua storia, che puoi comunque approfondire su Wikipedia.
Dal gioco del Badminton, che sin dal medioevo è stato un passatempo praticato a corte e giocato nei giardini o nelle ampie sale di palazzo, hanno preso origine diversi giochi, tra questi il Tennis e il Tennis Tavolo. Nel 1884 si incontra per la prima volta il termine "Tennis Tavolo" in un catalogo commerciale del venditore di articoli sportivi F.H. Ayres. Poco prima, nell'anno 1875, ad opera dell’ingenere James Gibb furono codificate precise regole circa le attrezzature e il gioco, che sino ad allora erano ancora molto vaghe.
Con l’avvento della plastica e della celluloide furono introdotte nuove palline, che sostituirono in breve tempo quelle in gomma e in sughero e proprio dal suono emesso dal rimbalzo delle palline di celluloide fu coniato il termine onomatopeico di PING PONG. I due termini convivono ancora oggi ed infatti spesso il giocatore è chiamato Pongista. Alla conclusione del secolo diciannovesimo cambia radicalmente anche l’attrezzo usato per colpire la pallina (che sino ad allora assomigliava più ad un tamburello) con la nascita delle moderna racchetta in legno. Successivamente ancora ecco apparire i primi rivestimenti alle superfici in legno con sughero o tela gommata. L'idea della tela gommata fu di tale E.C. Good.
In Asia il Tennis Tavolo (successivamente abbreviato con la sigla TT) sembra si sia diffuso alla fine del diciannovesimo secolo, prima in Giappone e successivamente in Cina e in Corea. Nacque in Asia una grande scuola, con un diverso stile di impugnare la racchetta. Questo diverso modo d'impugnare la racchetta, detto "a penna" perché ricorda il modo di tenere le dita durante la scrittura, e lo stile di gioco che ne consegue è la principale diversità tra le scuole d'Occidente e d'Oriente. Tranne rare eccezioni, i Campionati Mondiali di Tennis Tavolo sono sempre stati vinti da atleti asiatici.