Come sono gli altri uomini non lo conosco. Di certo il mio, di
salto, se devo usare questa metafora, è sempre stato salto triplo.
In alto, per tutto ciò che è sogno, sulle vette altissime dove mi ci hanno portato i grandi amori, il piacere del bene quando si riesce ad aiutare qualcuno.
In lungo, per tutta la parte professionale, con tutte le forze protese per il raggiungimento del miglior traguardo. Ma questo era il passato. Ora gli obiettivi sono modesti e tutto è molto più facile.
Il terzo è un salto che si fa stando direttamente a terra senza mai abbandonarla nemmeno di un centimetro. E' il salto della "quadratura", della serietà, dove sono banditi i sogni, e la sola parte da rappresentare è quella di marito, di padre.
Dove l'esempio è quanto di più importante possa contare.
Dove non si può mentire a se stessi. E vale anche per la vita civica.
Dolcissima Stella, scusami se non approfondisco oltre, ma mi manca il tempo. Anche ora devo scappare, i malati di famiglia mi chiamano, Ciao.